Durante la giornata abbiamo raccolto 3400 euro (per la precisione 3403,25). Faremo dei progetti per il benessere dei e delle giovani, di cui racconterò appena saranno avviati.
Parole lette alla fine del torneo del 14 gennaio 2023.
Grazie a tutte e a tutti per essere qui.
Come per il primo Mina con noi inizio ringraziando chi ha giocato, arbitrato, allenato.
Ringrazio anche Volley Pool Piave, Bocciofila Noventa di Piave, il Comune di Noventa, senza di loro non avremo potuto avere questo spazio e questo tempo insieme.
Grazie alla Famiglia Teso, a Vepral, Panificio Serafini, Pizzeria Cin Cin Export, Tergas, Omega Pubblicità che hanno messo a disposizione tutto ciò che serviva per questa giornata. Grazie anche e sempre a Alessandro Fantin, il nostro videomaker, Davide Perissinotto il nostro dj, e Aurora Agostinis e Daniele Caldo i nostri fotografi. Ringrazio anche di cuore chi ci ha regalato molto ma vuole rimanere anonimo.
Mi prendo ancora qualche secondo per essere grata: Lucia, Giulia, Matteo, Thara, Alessia, Rossella e Camilla, Deborak, Natalina, Rosario, David, per averci dato una mano oggi o in questi mesi. Mina con noi ha un gruppo consolidato ormai di persone che a ogni richiesta di aiuto rispondono con un sorriso (e con una soluzione).
E ora veniamo a noi, o almeno alla prima parte di noi.
Riccardo e Omar ci sono stati moltissimo in questi ultimi due anni. Sempre. Non solo per spingere me – e nostra mamma, per lei lo so che oggi è difficile – a rifare il Mina con noi e durante l’organizzazione del torneo, ma anche nella quotidianità. Li considero un regalo prezioso per me e i nostri genitori.
Ivan si è aggiunto all’organizzazione di questa edizione, ma c’è nella mia vita da quando avevo 15 anni, quindi, a pensarci bene, da quando è nato Nico.
È bello averli accanto in questo giorno e tutti i giorni.
Grazie a loro ho preso coraggio e fatto il salto. Quindi oggi vi posso raccontare che l’edizione 2023 coincide con la decisione di trasformare Mina con noi in una ONLUS.
Durante la scorsa edizione abbiamo raccolto fondi per l’AC Noventa che ci ha ospitato e ha acquistato delle porte nuove in alluminio per i bambini e le bambine della scuola calcio. Il Centro Storico Lebowski, ha usato i fondi per acquistare due mute per la neonata squadra giovanile, che esordirà nel prossimo campionato con la scritta “Mina con noi” sulle magliette.
Tutto ciò che raccoglieremo durante questa giornata verrà utilizzato per sostenere la partecipazione dei giovani e delle giovani allo sport, e creare momenti di riflessione e iniziative sul benessere giovanile.
Forse vi chiederete perché non ci occuperemo direttamente di sicurezza stradale. Mi rendo conto che è un tema fondamentale, e lo faccio mandando un abbraccio ai genitori, fratelli e sorelle, amici e amiche di Mariachiara e Alessandro. Mi si spezza il cuore a pensare a ciò che stanno passando in questi giorni e a quello che li aspetta.
Le risposte, però, sono tre: la prima è che ancora è troppo difficile farlo per me, per noi, la seconda è che la vita di Nico è stata sport, amici, divertimento, scelte, sorrisi, risate, pensieri e vorremmo che questo fosse il centro. La terza è che al cuore di un tema ci si può arrivare anche facendo percorsi indiretti: parlare di benessere, di regole, di stare insieme per me significa anche parlare di prevenzione.
Quest’anno abbiamo piani molto ambiziosi, ci piacerebbe fare qualcosa per il Volley Pool Piave e la Bocciofila che ci hanno accolti, ma anche qualcosa insieme al Comune. Rimango volutamente vaga, perché dipende molto da quanto raccoglieremo.
Quello che posso fare fino ad ora è ringraziare per la fiducia che ci avete dato donando qualcosa la scorsa volta e oggi. La Onlus servirà proprio a ripagare questa fiducia attraverso un percorso trasparente in cui chi ha un’idea un progetto lo potrà condividere con noi e dove trovare raccontato ogni passo che faremo. L’iter sarà lungo, ed è appena cominciato, ma sentivo, sentivamo il bisogno di una struttura stabile per fare cose belle.
Dette tutte queste cose importanti, ora passo alla parte difficile.
Ho qualcosa da dire a una persona importante.
Ciao Nico,
Sono di nuovo qua a parlare ad alta voce con te. A volte mi pare ancora impossibile non poterti parlare davvero, mi pare che tu fisicamente ci sia. Come se sentissi il calore e la morbidezza del tuo abbraccio. Ogni tanto penso che tutto questo non sia vero, poi vedo come sono cambiati gli occhi di mamma e papà e torno alla realtà. È da più di due anni che non ci sei, da due anni che quando ti penso un po’ di più mi si riempiono gli occhi di lacrime.
In questi due anni però, sei riuscito a insegnarmi tante cose nuove: ora so cosa vuol dire dedicare tanto tempo a organizzare una cosa e non sentire la stanchezza, trovare sempre qualcuno pronto a salire sulla mia barca, so la differenza tra un pallone da calcio e uno da calcetto, che ai tuoi amici piace la musica degli anni ‘10, come si può essere spinti in avanti appoggiandosi alle spalle forti delle persone che si hanno accanto.
In questi anni ho anche imparato a distinguere chi può starmi vicino e chi no, a confidarmi solo con chi merita di sentire davvero come batte il mio cuore, che si può provare amore anche dove il mondo ti dice che non dovrebbe esserci. Sono sicura di non essere l’unica a cui manca confidare a te per primo le cose che succedono.
Tommy ha iniziato a giocare a calcio, si allena dove giocavi tu e ogni volta è un po’ una gioia e un po’ un dolore entrare lì. Si sveglia la mattina e chiede se c’è allenamento, ci ricorda tanto te. Siete diversi però ogni volta che trovo una parte simile a te, me la tengo stretta. È voluto venire qui con la sua divisa. Sta imparando in fretta, e vedo che usare tutta la sua energia in campo gli fa bene. L’allenatore è paziente e affettuoso, mi pare gli stia insegnando molto. Mi sembra una cosa importante.
Mi sembra importante anche essere qui oggi, nell’abbraccio di tante persone care. Mi pare che le giornate così e tutto quello che ne nasce siano una cosa bella, portano emozioni, ci coinvolgono tutti, a volte sono un po’ faticose, ma dal dolore, tanto, non si scappa. E nemmeno dalla mancanza. Stiamo tutti facendo del nostro meglio oggi, anche se è difficile sapere come vorresti fossero fatte le cose. Ma forse dobbiamo farle semplicemente a modo nostro e sapere che sono per te. Vorrei continuare sempre e per sempre a fare cose per te.
Questa volta chiudo con la promessa di rivederci, ormai i sorrisi e gli abbracci di queste giornate sono diventati irrinunciabili. Ma chiudo anche con i complimenti alla squadra vincitrice, alla seconda e a tutte le altre, a chi è arrivato da lontano, a chi è sempre stato vicino.
Alla prossima.